Fregene, l’erosione non si ferma, bisogna proseguire la soffolta

La necessità di aprire un tavolo tecnico, secondo Ghera, deriva dal fatto che l’erosione a Fregene non si ferma e quindi fermarsi non è possibile. Occorre pensare alla seconda anche se la prima soffolta ancora non è stata ultimata.

Fregene erosione
Fregene erosione – fregenereport.it

I lavori per realizzare a Fregene sud la prima barriera soffolta lunga 825 metri sud sono iniziati da poco, appena a metà febbraio, ma è necessario cominciare a parlare della realizzazione della seconda barriera soffolta perché l’erosione continua.

Questo è quanto dichiarato dall’assessore regionale alla Tutela del Territorio Fabrizio Ghera, perché, come ha sottolineato, le tempistiche per preparare la seconda tappa sono abbastanza lunghe. Vediamo nel dettaglio come stanno le cose.

Occorre pensare alla seconda barriera soffolta

Le barriere soffolte sono delle strutture modulari in cemento armato, posizionate e accostate sul fondale marino, lungo una linea continua, parallela al litorale e distanti cento metri almeno. Con la barriera soffolta è possibile risolvere il problema dell’erosione a Fregene, ma bisogna accelerare.

Nella riunione  che si è tenuta lo scorso 30 marzo al Coccoloco, a cui hanno presto parte, oltre all’assessore Frabrizio Ghera, anche Massimiliano Graux, Stefano Travaglini e Maria Grazia Stocco, si è parlato proprio di iniziare a parlare della seconda barriera ancora prima che venisse ultimata la prima.

Occorre aprire un tavolo tecnico

Ghera ha ribadito che è necessario aprire un tavolo tecnico e incontrarsi con i balneari e le associazioni, in modo da accogliere al meglio quali sono le priorità del territorio e le sue esigenze.

L’assessore ha dichiarato di essere a disposizione per qualsiasi confronto e di mettere il massimo impegno per tutelare la costa e la balneazione dal grave rischio di erosione.

Massimiliano Graux, responsabile FdI Fiumicino, allora aveva affermato che non bisogna pensarci ancora e che è necessario procedere perché il mare continua ad avanzare. Graux ha anche aggiunto che dove finirà la prima barriera sommersa sorgeranno subito altre conseguenze per l’arenile che si trova accanto. Il problema non va spostato, ma va risolto e occorre velocizzare le procedure.

Il cantiere della prima barriera soffolta consegnato lo scorso anno

In seguito all’Ordinanza emanata con urgenza dal Sindaco di Fiumicino, il 21 dicembre del 2022 era stato consegnato il cantiere per realizzare la nuova barriera soffolta di 825 metri, che ha l’obiettivo di tutelare la costa centro sud di Fregene, danneggiata dall’erosione.

I lavori sono stati consegnati presso l’ex stabilimento La Perla. Erano presenti alla consegna i tecnici comunali, la ditta Bonifazi esecutrice dei lavori e il Direttore dei lavori Marco Pittori. La consegna del cantiere era avvenuta con anticipo e sono stati fatti i rilievi batimetrici per attestare le condizioni della costa.

Il cantiere è stato installato il 29 dicembre e la fine dei lavori era prevista all’inizio della stagione balneare del 2023. Dopo la fase preliminare di cantierizzazione, e la creazione dei percorsi per far passare i camion sull’arenile, la posa dei massi a mare è avvenuta a fine gennaio. La barriera soffolta che sta per essere realizzata sarà dotata di tre pennelli perpendicolari e di un sistema di pennelli longitudinali ma più piccoli, e disposta a mezzo metro sotto il pelo dell’acqua e a circa 120 metri dalla costa.