Righini, finalmente il Governo va incontro alle Regioni

Approvato il 6 aprile dal Consiglio dei ministri, il decreto siccità secondo Righini, Assessore all’Agricoltura della regione Lazio, va a favore delle regioni. Vediamo cosa prevede nel dettaglio questo decreto.

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Righini – fregenereport.it

L’approvazione del decreto siccità trova la condivisione dell’assessore all’agricoltura della regione Lazio Giancarlo Righini. L’assessore ha infatti affermato che finalmente il governo ha varato un decreto che viene incontro alle Regioni.

Come sottolineato dall’assessore, la Regione Lazio non si tirerà indietro e farà la sua parte. Per risolvere una grave situazione idrica come quella attuale è fondamentale trovare soluzioni giuste, che vadano a favore di tutti. Scopriamo cosa dice il decreto siccità approvato dal governo e cosa ha dichiarato l’assessore Righini.

Obiettivo del decreto siccità approvato dal governo

Il decreto siccità approvato qualche giorno fa dal governo ha come obiettivo quello di velocizzare le procedure per le autorizzazioni, in modo da poter realizzare le infrastrutture idriche in tempi molto rapidi.

Per rendere più efficaci le azioni del Governo e delle Regioni ci sarà bisogno di una cabina di regia, che fa capo a Matteo Salvini, attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Verrà anche nominato entro un mese un commissario straordinario nazionale, che stabilirà gli interventi urgenti da effettuare. In attesa che venga nominato il Commissario, sono stati indicate le tempistiche per mettere in atto il decreto e alcune priorità su come agire.

Punti principali del decreto siccità

Entro trenta giorni la cabina di regia deve effettuare una ricognizione delle opere e degli interventi che devono essere realizzati con urgenza, così da fronteggiare la crisi idrica nel minor tempo possibile. In caso di ritardi o altri problemi nella realizzazione degli interventi nel settore idrico, la Cabina di regia deve attivare delle procedure per superarli e può anche nominare singoli Commissari. Entro un mese si terrà la prima riunione della Cabina di regia. Ecco i punti principali stabiliti dal decreto siccità:

–A nominare il commissario straordinario sarà la Presidente del Consiglio – Il commissario ha il compito di intervenire in caso di ritardo o inerzia nel realizzare gli interventi e gestire le risorse idriche.

–E’ previsto dal decreto una semplificazione delle procedure per progettare e realizzare le infrastrutture idriche che fa capo al modello PNRR.

–Vengono introdotte misure specifiche per rendere i sistemi idrici resistenti ai cambiamenti climatici e per diminuire le dispersioni.

–Per rendere i sistemi idrici più resistenti al cambio climatico vengono proposti: volumi degli invasi aumentati; poter realizzare vasche di raccolta di acque meteoriche liberamente e usarle per l’agricoltura, rispettando il massimo volume stabilito; riuso delle acque reflue depurate per l’irrigazione; semplificazioni per realizzare impianti di desalinizzazione.

Il decreto legge sulla siccità soddisfa le richieste delle Regioni

In una nota dell’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini, si legge che il decreto legge approvato sull’emergenza siccità esaudisce le richieste fatte dalle Regioni nel corso della riunione della commissione delle politiche agricole che si è svolta durante il Vinitaly.

Righini ha dunque voluto fare i suoi ringraziamenti al Governo per aver mostrato di essere subito attento alle problematiche attuali riguardanti la situazione idrica, la cui criticità rischia di distruggere moltissime imprese che operano in ambito agroalimentare.

L’assessore all’agricoltura ha anche aggiunto di ritenere importante snellire le procedure burocratiche per la creazione di impianti di desalinizzazione e di invasi artificiali. A questo scopo la Regione Lazio collaborerà con il ministro Lollobrigida e con il commissario che verrà nominato, al fine di trovare le soluzioni per evitare di peggiorare la situazione.