A Roma è boom di turisti, ma mancano baristi e camerieri

I ristoranti e gli alberghi di Roma sono in difficoltà per la carenza di baristi e camerieri. Nel settore dell’ospitalità necessitano almeno 15mila persone, è allarme per l’arrivo dei turisti a Pasqua.  

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Il grande afflusso di turisti che a Pasqua invaderà la Capitale fa preoccupare, visto che nel settore dell’ospitalità mancano almeno 15 mila persone. I turisti attesi per le festività pasquali sono oltre 450mila, e se non si trova subito una soluzione ci saranno enormi difficoltà per albergatori e ristoratori. Vediamo nel dettaglio qual è la situazione. 

Turismo a Roma, a Pasqua tutto esaurito 

Ancora una volta c’è il boom di turisti a Roma. La Capitale, come sempre, attira ogni anno tantissimi turisti e per Pasqua nel sono attesi oltre 450mila. Purtroppo, c’è allarme da parte di alberghi e ristoranti perché sono a corto di personale e non sanno come gestire questo enorme flusso di turisti.  

A lanciare l’allarme è il presidente della Fiepet Confesercenti, Claudio Pica, ma anche presidente della Fipe Confcommercio, Sergio Paolantoni,ha confermato che la situazione è tragica e che mancano camerieri, baristi e operatori di laboratorio.  

A complicare le cose è l’aumento dei turisti che saranno a Roma per Pasqua. Infatti, rispetto al 2022, ben il 61,5% in più di visitatori hanno scelto come meta di vacanza la Capitale per le feste pasquali.  

Ci saranno più turni a Pasqua  

Claudio Pica ha spiegato che per la festa di Pasqua ci saranno più turni e il personale farà degli straordinari. Tuttavia, la situazione va affrontata e risolta in vista delle vacanze estive, quando ci sarà il pienone ovunque.  

Pica ha detto che bisogna studiare un nuovo tipo di contratto per questa categoria di personale, gli straordinari delle festività devono essere vanno detassati, così da lasciare un maggior margine di guadagno. 

Sergio Paolantoni ha ribadito che oggi la gente vuole il weekend libero e intende lavorare cinque giorni a settimana. Se non tutto il fine settimana, almeno il sabato o la domenica gli operatori lo vogliono libero.  

Poche le figure qualificate  

Stando a quanto detto da Pica e Paolantoni, c’è anche scarsità di personale qualificato. Durante la pandemia in tanti hanno cambiato settore, perché quello della ristorazione e degli alberghi è stato considerato molto impegnativo.  

Tuttavia, pare che molti barman stanno tornando al loro vecchio mestiere, e questo fa ben sperare di riavere professionisti in questa categoria. Purtroppo, però, mancano persone che sappiano interagire con gli stranieri, perché in pochi sanno parlare inglese.  

Per il presidente della Confartigianato, Andrea Rotondo,  bisogna riproporre un contratto di lavoro come quello dell’apprendistato nella ristorazione artigianale, quindi nelle panetterie, nelle pizzerie, nelle gelaterie e in generale nei laboratori.  

Difficile trovare personale per gli hotel 

Il presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli ha sottolineato anche le difficoltà nel trovare personale per gli hotel. La maggior parte di essi ha contratto a tempo indeterminato, ma molti sono ancora in disoccupazione, per cui sono coperti. Tuttavia, vi sono ancora 80 hotel che devono aprire.  

presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli
presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli-FregeneReport.it

I problemi si fanno sentire anche negli stabilimenti balneari, perché sono in carenza i lavoratori stagionali. Dopo la pandemia è considerato un lavoro non affidabile, ma visto il boom di turisti a Roma, il lavoro ci sarà. Inoltre, considerato che ci sono 13 hotel di lusso nuovi, se manca il personale stagionale ci sarà davvero da preoccuparsi.