Hotspot migranti al collasso, governo dichiara per 6 mesi lo stato d’emergenza nazionale

Vista la situazione degli hotspost, e l’aumento dei flussi di migranti che giungono tramite il Mediterraneo, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per sei mesi lungo tutto il territorio nazionale.

Hotspot migranti
Hotspot migranti- fregenereport.it

La delibera riguardante la dichiarazione dello stato di emergenza lungo tutta la penisola per 6 mesi è stata emanata su proposta di Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare.

A far decidere il governo è stato l’incredibile aumento degli arrivi di migranti attraverso il Mediterraneo. Sono stati stanziati al momento cinque milioni di euro per sostenere lo stato di emergenza.

Stanziati cinque milioni di euro per lo stato di emergenza

La proposta sullo stato d’emergenza nazionale per i migranti, che il governo ha colto in pieno, è stata avanzata da Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare. Per dare supporto a questa iniziativa che durerà per sei mesi sono stati stanziati 5 milioni di euro.

Musumesi ha dichiarato di aver volentieri aderito a quanto richiesto da Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, vista la grave situazione attualmente in atto. I flussi sono aumentati del 300 %, quindi era necessario prendere un provvedimento.

Ovviamente non si tratta di una soluzione definitiva e si attende l’Unione europea per mettere in atto un intervento responsabile e consapevole.

Aiutare le regioni è stato estremamente necessario

Musumeci ha anche aggiunto che questa decisione andava presa per venire incontro alle regioni che rischiano di collassare.

Anche il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato che era necessario dichiarare lo stato d’emergenza. Allo stesso modo, anche Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ha ritenuto positiva la scelta del Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza per i migranti.

Occhiuto ha ribadito che è corretto da parte del Ministero dell’Interno scegliere di gestire una situazione così complessa sfruttando soluzioni alternative, che diano respiro alle regioni del Sud.

La decisione del governo accolta con favore

Occhiuto ha dunque accolto con grande favore la decisione presa dal governo Meloni, e spera che l’Europa stavolta faccia la sua parte per affrontare in maniera solidale le migrazioni.

Il presidente della regione Calabria ha detto che lo stato di emergenza permetterà a tutte le strutture statali di svolgere con maggiore rapidità le procedure che servono per avere in tempi brevi i mezzi necessari per garantire la prima accoglienza per i migranti sempre e in modo strutturale.

Gli sbarchi quadruplicati rispetto allo scorso anno

Nei giorni scorsi gli arrivi hanno creato problemi alla capienza dell’hotspot di Lampedusa. Sull’isola continuano ad arrivare le barche, in particolare dalla Tunisia. In 48 ore ci sono stati 1700 nuovi ingressi,che stanno facendo scoppiare l’hotspot.

La situazione è stata terribile anche per due barconi dove ci sono circa 1100 migranti, che la Guardia costiera sta avendo difficoltà ad aiutare per via del maltempo.

Dai dati forniti dal Viminale sono 31.292 i migranti sbarcati sulle coste italiane dall’inizio dell’anno a oggi, quasi quattro volte di più di quanto ne sono sbarcati l’anno scorso nello stesso periodo. Dei migranti sbarcati, il 17% proviene dalla Costa d’Avorio, mentre quelli provenienti dalla Guinea sono il 13%, dal Pakistan l’11%, dall’Egitto l’8%, dalla Tunisia il 7% e dal Bangladesh il 7%.