Caffè quanti al giorno: effetti, benefici, orari

Non privarsi della tazzina, ma garantire la propria salute. La domanda è semplice: cappuccini e caffè quanti al giorno per dormire? Partiamo col dire che non c’è un numero ideale per sapere quanti caffè al giorno vanno bevuti. Troppo caffè fa male, siamo d’accordo, ma eliminarlo del tutto può avere effetti negativi sul nostro umore.

Caffè benefici

Per tanti quella tazzina bollente è il rito del mattino, il modo per accendere il cervello ed affrontare la giornata. Per altri è un compagno ideale della colazione, mentre si leggono le news o si organizza la giornata. Per tante persone è un momento di break della giornata, da condividere magari con un amico al bar. Dunque molti effetti positivi sono dovuti al fatto che leghiamo l’assunzione del caffè a momenti piacevoli nell’arco di una giornata, ma non solo.

Gli effetti della caffeina sul nostro corpo non sono solo negative: un consumo regolare di questa bevanda consente di ridurre di un quarto la possibilità di avere un diabete mellito 2 o l’Alzheimer. Stando ad uno studio dell’Istituto per Immunità e Infezioni, la caffeina in un caffè arriva addirittura a bloccare l’infiammazione. La tazzina ha anche effetti benefici sul morbo di Parkinson. Ovviamente non dobbiamo considerarlo alla stregua di un farmaco, ma semplicemente non demonizzarlo.

Ma chi dice quanti caffè al giorno possiamo bere? Una mano ci viene fornita addirittura da Harvard: è stata dimostrata che una quantità compresa tra i 3 e i 4 caffè quotidiani ci consente di avere un antidepressivo naturale, grazie alla dopamina ed alla serotonina. Una soglia che viene di fatto riconosciuta anche da altri Enti: l’autorità europea per la sicurezza alimentare ritiene, infatti, che un uomo adulto possa bere una quantità di 400 milligrammi di caffeina al giorno. In pratica quattro tazzine, ovviamente se non si è avvezzi a consumare anche altre bevande che contengono la caffeina, su tutte la Coca-Cola. Un caffè espresso contiene in media 90 mg di caffeina.

Caffeina effetti e limitazioni

Ovviamente ci sono limitazioni che vanno imposte a determinate categorie di persone. Il caffè fa male non solo se assunto in maniera esagerata, ma anche se viene consumato da alcune categorie a rischio. Chi soffre di patologie, anche molti comuni come l’ipertensione, dovrà tenersi alla larga da tale consumo. Per le donne incinte, ad esempio, c’è il limite di due tazzine al giorno. La caffeina stimola l’apparato digestivo ed è per questo che spesso la nostra adorata tazzina viene consumata al termine dei pasti. Ma proprio quest’effetto può travalicare portando ad effetti indesiderati come gastrite o addirittura ulcera.

L’effetto che maggiormente viene conosciuto è quello di interferire sul sonno, provocando nervosismo, ma anche tachicardia e tremori. Un eccessivo consumo di caffè riduce la capacità del nostro corpo di assorbire sostanze fondamentali come il ferro ed il calcio. Per non contrastare le nostre ore di riposo, non dobbiamo consumare la bevanda dal pomeriggio inoltrato in poi. Le ore 16 possono essere considerate un limite oltre il quale non prendere più caffè. Molto dipende anche dalla qualità della miscela: il nostro espresso è il più carico, almeno rispetto a quelli americani o macchiati.

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